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Affitti in nero. Rischi e sanzioni, per inquilini e proprietari.

Affitti in nero. Rischi e sanzioni, per inquilini e proprietari.

 

Nonostante sia una pratica in leggera diminuzione, quello degli affitti in nero, è un problema assai difficile da eliminare.

 

Scopriamo a quali rischi si espongono sia i proprietari, che gli affittuari?

 

Esaminiamolo assieme.

 

Prima di tutto, è il caso di sapere, che, il contratto d’affitto, se non è mai stato registrato presso l’Agenzia delle Entrate, è un documento nullo.

Se, addirittura, tra le parti non è mai stato formalizzato alcun contratto di locazione, il proprietario, non avrà alcun tipo di diritto di sfratto nei confronti del locatore, né alla scadenza naturale del contratto, né se il conduttore risulta moroso.

 

Già con questa analisi, si dovrebbe intuire che non sia il caso di concedere in locazione in nero un immobile, poiché, i rischi a cui ci si espone, sono elevatissimi.

 

Ma andiamo avanti con l’analisi.

 

Il proprietario, a quali sanzioni va incontro?

 

– Mancata registrazione del contratto di locazione:

L’Agenzia delle Entrate di competenza, nel caso dovesse scoprire l’esistenza di un contratto d’affitto in nero, potrà inviare un accertamento fiscale al locatore, con tassazione dei redditi percepiti ed applicazioni di sanzioni economiche.

Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate, in caso di segnalazione o presunto sospetto di contratto d’affitto in nero, possono verificare i movimenti bancari, da cui risaliranno al pagamento dei canoni d’affitto, oppure, possono fare indagini ed acquisire informazioni direttamente.

Inoltre, la segnalazione nei confronti del proprietario dell’immobile, potrebbe addirittura partire dallo stesso inquilino.

 

– Omesso versamento dell’imposta di registro:

Nel caso in cui non sia stata versata l’imposta di registro, bisogna sapere che, la responsabilità è in solido – le sanzioni vanno dal 60% fino al 120% dell’imposta non pagata, nel caso di omessa dichiarazione (min. 200 €), mentre nel caso di dichiarazione di un canone d’affitto più basso rispetto a quello reale, va dal 90 % fino al 180%.

 

– Omesso versamento IRPEF:

In caso di omesso versamento dell’IRPEF, l’unico responsabile è il locatore; in questo caso, lo stesso, sarà soggetto ad un accertamento fino al quinquennio dopo rispetto all’anno in cui doveva essere presentata la dichiarazione dei redditi.

Se il contratto d’affitto è in nero, anche la durata minima di locazione è nulla, perciò, l’inquilino, potrà liberare l’immobile in qualsiasi momento, senza doverlo comunicare con preavviso.

Il locatore, invece, dovrà rispettare tutti i diritti dell’inquilino, come se fosse un contratto valido.

 

Affitto in nero. Sanzioni per l’inquilino.

Il conduttore è responsabile in solido con il locatore, dell’evasione dell’imposta di registro e, l’Agenzia delle Entrate, potrà chiederne conto, notificandogli una cartella esattoriale.

 

Registrazione tardiva del contratto d’affitto:

Con un ravvedimento operoso, vi è la possibilità di regolarizzare la posizione. Quali sono le sanzioni applicate?

Se il ravvedimento:

  • avviene con 30 giorni di ritardo, la sanzione sarà del 6% (+ interessi di mora + imposta dovuta), con un minimo di 20 €;
  • avviene 90 giorni di ritardo, la sanzione sarà del 12% (+ interessi di mora + imposta dovuta);
  • avviene con 1 anno di ritardo, la sanzione sarà del 15% (+ interessi di mora + imposta dovuta);
  • avviene oltre 1 anno e comunque non oltre 2 anni di ritardo, la sanzione sarà del 17,14% (+ interessi di mora + imposta dovuta);
  • avviene oltre 2 anni di ritardo, la sanzione sarà del 20% (+ interessi di mora + imposta dovuta);
  • se si regolarizza la posizione da parte del contribuente, dopo la constatazione della violazione sanzione, la sanzione sarà del 24% (+ interessi di mora ed imposta omessa).

 

 

 

 

 

Blog: Immobiliare Bandini del Geom.  Bandini Gabriele